Il Nuovo Centrodestra lancia da Napoli la sua campagna per radicare il partito sul territorio, parlare con la gente e ascoltare le loro necessità.
Stamattina, alla presenza del ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, il presidente di Insieme, Severino Nappi, assessore al Lavoro della Regione Campania, ha spiegato che “finalmente con il Nuovo Centrodestra si sono create quelle condizioni per avviare un’interlocuzione proficua anche con il Governo nazionale”.
“La politica è servizio – ha detto Nappi – E’ lavoro al servizio della gente. E’ proposta ed è soluzione, ascoltare le persone, capirne i problemi e cercare le strade per risolverli. E’ fatta di sì, ma anche di molti no. Questi anni ci hanno fatto pensare che questi sono solo slogan e che invece la politica pensa soltanto alle poltrone e agli affari, si concentra in inciuci e in lotte di palazzo per un incarico. Soprattutto ci hanno fatto pensare che i politici sono tutti uguali, tanto da essere diventati una categoria, come i postini o gli idraulici. Pensiamo a Napoli, alla nostra provincia, alla regione Campania. E alla grande emergenza: lavoro e sviluppo. E’ la nostra grande scommessa per dimostrare che non siamo tutti uguali”.
“Nei giorni scorsi ho sentito la Serracchiani che richiamava il ministro Zanonato per la questione Electrolux e oggi il ministro ha detto che difenderà quei lavoratori con i denti e con le unghie – ha affermato – Mon ho potuto fare a meno di pensare che noi, solo in queste 2 ultime settimane, abbiamo avuto qui a Napoli 2 Ministri e non li abbiamo certo dovuti pregare. Ministri venuti non a fare passerella ma a guardare il territorio per capire come muoversi, per confrontarsi con noi per portare opportunità e proposte, per suggerire e per ricevere suggerimenti, per delineare un percorso per questa terra. Il ncd vede la politica come una squadra, nella quale tutti lavorano per lo stesso obiettivo, una rete nella quale le cose non sono precipitate dall’alto ma costruite. Insieme, come dice lo slogan fondativo del Ncd”.
“In questi anni in Regione Campania ci siamo sentiti un po’ soli. Quante volte ho detto che mancava l’interlocuzione con il governo nazionale e che – proprio ora che si erano create qui le condizioni per cambiare le cose, o meglio per farle con serietà – mancava attenzione per noi. Ora queste condizioni ci sono: per realizzare le cose concrete che chiede la gente. Un lavoro, una casa, la possibilità di garantire un futuro, di guardare avanti con fiducia e speranza. Iniziative nelle quali ritrovarsi e ritrovare il senso delle istituzioni. Sta per partire, d’intesa col governo, un grande programma per i giovani della campania, per offrire a tutti i nostri giovani l’opportunità di un lavoro e di inserimento. Una riforma dei centri per l’impiego, una dote individuale a favore di tutti i nostri giovani, non per qualcuno ma per tutti. Una dote da spendere in servizi, in orientamento e in formazione, in tirocini, in apprendistato, in finanziamenti per avviare attività: insomma in opportunità concrete di lavoro”.
“Giovani non più soli con le proprie famiglie a guardare con preoccupazione al futuro ma ragazzi inseriti in una rete di servizi coordinati e accompagnati, uno ad uno, dalla Regione e misurati nei risultati. Risorse per creare opportunità, per dare alle imprese più forza perché non è tempo di gare al ribasso sul costo del lavoro ma di investimenti sulla qualità del lavoro che diano occupazione buona e stabile. Imprese più forti perché sono più brave, e imprese più brave perché fondate su lavoratori capaci – ha aggiunto il presidente Nappi – Perche la formazione è quella che le imprese ci chiedono e non un meccanismo assistenziale e clientelare. Lo sapete che in Campania ogni anno sinora si sono perduti 20.000 posti di lavoro perché nessuno sa fare il lavoro che le imprese chiedono. Non accadrà più. Ecco questo e’ il primo punto del contributo che Ncd porta all’azione del governo Caldoro quest’anno”.
“E’ questo che ci chiede la gente. E’ questo che premierà la gente, non la gara di qualcuno per una poltrona. Anche perché di questi tempi più che mai se ti siedi su una poltrona devi sapere che cosa fare – ha concluso – Noi, e lasciatemi dire che non è presunzione la nostra, lo sappiamo”.