Stupisce che Matteo Renzi abbia avuto l’azzardo di presentare una manovra finanziata per lo più in deficit, se non altro dopo tutti i suoi proclami sul rispetto dei vincoli europei e cialtronerie varie.
Se adesso il Presidente del Consiglio intende intraprendere una crociata antieuropeista, troverà certamente terreno fertile. Ma deve essere una battaglia sensata e ragionata, non ideologica e piagnistea che lascia il tempo che trova.