Ormai sono giorni che i giornali sono pieni di pagine e pagine dedicate ai possibili candidati Sindaco di Napoli. Tutti fanno nomi, molti anche autorevoli, ma nessuno sembra minimamente interessato ai contenuti.
Il mio pensiero è un altro. Non si sprechino energie, animando il dibattito soltanto attorno al nome di qualcuno o, persino, contro qualcuno. Continuare per questa strada sarebbe uno sbaglio gravissimo.
Chiedo invece che si parli di proposte e di programmi, concreti. Di quello che bisogna fare per questa città e soprattutto di come bisogna farlo. Per una volta non si cerchi l’uomo solo al comando, il personaggio – o come purtroppo va di moda di questi tempi il “personaggetto” – capace, con un colpo di bacchetta magica, di rivoltare Napoli.
I napoletani, e i campani, ci sono cascati molte volte e, puntualmente, sono rimasti “delusi e confusi”. Almeno stavolta cominciamo a guardare meno al nome e facciamo attenzione alle proposte e ai programmi.
Per questo immagino una sola regola, ma inderogabile: chi vuole mettersi in gioco deve presentare un programma preciso e definito, nel quale sia chiaro anche il “come e il quando” realizzare le cose che si propongono.
Sarà l’unico modo per smascherare, in tempo, gli incantatori dalle facili promesse. Perché non è certo di quel “fumo negli occhi” che ha bisogno una città – la mia Città – così dolente e ferita, innanzitutto per la colossale incapacità e indifferente mediocrità della sua classe dirigente.